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Una delle situazioni che con buona frequenza si verifica è la richiesta di mutuo per l'acquisto della prima casa. Per tutti coloro che stanno valutando una scelta di questo tipo ci sono buone notizie dal momento che la nostra legislazione prevede condizioni maggiormente favorevoli nell'erogazione dei mutui a seconda delle categorie sociali o del tipo di acquisto che ci si appresta a fare. Ci riferiamo alla normativa esistente rispetto ai mutui agevolati, che si possono richiedere fra l'altro per l'acquisto della prima casa. E' importante precisare però che esiste giuridicamente una differenza sostanziale fra la prima casa e l'abitazione principale. L'abitazione principale è l'immobile presso il quale un individuo elegge la propria residenza, cosa che può essere fatta senza che la proprietà dell'immobile sia la propria e che consente alla persona di usufruire di tutte le agevolazioni IRPEF previste per l'abitazione principale e di corrispondere le utenze per esempio con la tariffa prevista per l'abitazione principale. Per prima casa si intende, invece, il primo immobile del quale un individuo entra in possesso. Per possesso ci riferiamo in questo caso, alla proprietà legale dell'immobile e non necessariamente alla residenza. Perché un immobile possa essere considerato prima casa l'utente oltre ovviamente a non possedere altre case e a non beneficiare dei diritti di proprietà su altri immobili (nuda proprietà o usufrutto), è necessario che abbia scelto una casa nel proprio comune di residenza e che l'immobile non rientri nella categoria delle abitazioni di lusso. Soddisfatte queste caratteristiche per coloro che acquistano la prima casa nell'erogazione del mutuo è possibile godere di alcuni apprezzabili vantaggi. Prima di tutto sarà possibile detrarre dalla denuncia dei redditi i costi legati al mutuo, scaricherete gli interessi passivi corrisposti, e inoltre si potrà accedere ad imposte agevolate sull'immobile come la riduzione dell'aliquota IVA . E' importante ricordare che per accedere alle agevolazioni fiscali previste non dovrete affittare l'immobile per i primi due anni dall'acquisto e non venderlo prima di 5 anni, fatta eccezione per una vendita nel corso del primo anno di proprietà dell'immobile realizzata per l'acquisto di un'altra casa. A livello Regionale sono possibili anche finanziamenti a fondo perduto rispetto a particolari categorie sociali per cui vale la pena informarsi preventivamente in modo adeguato, direttamente presso il proprio Comune di Residenza. Se poi siete una giovane coppia di sposi potete avere accesso ad ulteriori agevolazioni studiate proprio per venire incontro a frequenti problemi di liquidità riscontrati in coloro che hanno con il matrimonio già affrontato spese importanti. Per i neo sposi è possibile ottenere un mutuo casa, che prevede una fase di preammortamento iniziale di maggior durata, spesso cinque anni, nel corso dei quali la rata di rifusione del mutuo è la quota minima prevista; gli interessi praticati sono particolarmente favorevoli, ed è prevista una spesa più contenuta anche per gli oneri collegati alla pratica mutuo, (spese di istruttoria, di conto corrente etc).
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